SOCIOLOGIA- Tra Ottocento e Novecento: la generazione dei classici- (da pag. 56 a pag. 83 )

Tra Ottocento e Novecento: la generazione dei classici
I CLASSICI DELLA SOCIOLOGIA 


Émile Durkheim




carattere esterno e coercitivo della società 






Max Weber



teoria dei tipi ideali e agire sociale






Vilfredo Pareto




azioni logiche e non-logiche 






Georg Simmel





vita metropolitana 






DA DISCIPLINA NASCENTE A SCIENZA AFFERMATA 
Il campo d'indagine dei classici 
-sociologia nasce in risposta alla rivoluzione industriale;

-maturò convinzione che esiste ⟶ CAPACITÀ di ADATTAMENTO dei soggetti sociali anche radicale delle condizioni circostanti;

-sociologi tra XIX- XX sec. cercarono di capire come funzionava la nuova società e di elaborare modelli interpretativi; 

-molti problemi che la società industriale aveva fatto emergere
                                                  ↓
            condizioni di vita nelle metropoli sovrappopolate,
           carattere anonimo e impersonale dei rapporti sociali 
          e l'annessa questione di quale legame possa
            mantenere unita la società, la difficile maturazione delle forme democratiche di gestione del potere, la perdita d'importanza della religione, cioè  ⟶   SECOLARIZZAZIONE 


L'apporto dei classici 
-i sociologi di quel tempo, oggi vengono considerati "i classici della sociologia":  Émile Durkheim, Max Weber, Vilfredo Pareto, Georg Simmel → portarono questa disciplina dallo stato nascente SCIENZA AFFERMATA E UNIVERSALMENTE  RICONOSCIUTA 
-
-In primo luogo i classici hanno elaborato un apparato concettuale specifico = un certo numero di termini e concetti che vengono impiegati da tutti i sociologi, peer descrivere fenomeni di rilevanza sociale 

-In secondo luogo hanno apportato un'autonoma riflessione metodologica dato che la sociologia da quel momento faceva parte dell'ambito delle scienze empiriche 

-In terzo luogo hanno circoscritto un campo di ricerca definito →serie di tematiche divenute "canoniche " ⟶ formano tuttora il nucleo stabile della ricerca sociologica e da cui si distinguono altre tematiche da considerare più particolaristiche. 
-
-i "classici" tracciarono confini chiari rispetto alle discipline contigue → maturò consapevolezza dell'autonomia specifica della sociologia nei confronti delle ricerche economiche, politiche, ecc... 
-
ÉMILE DURKHEIM 
Le forze di coesione sociale 
-Émile Durkheim (1858-1917) 


-studia le grandi trasformazioni che, alla fine del XX sec., interessano la società europea 

-vuole comprendere le forze che tengono coesa una società 
                                       ↓
                               solidarietà 







La società preindustriale 
-forze di coesione sociale sono almeno di 2 tipi.
-
-nella società preindustriale le persone vivevano: gruppi piccoli e indipendenti, dove venivano solti i compiti indispensabili alla conservazione di quella società.
-
-Le attività umane non erano altamente specializzate, ma tutti sapevano destreggiarsi in mansioni diverse.
-
-Il legame era di somiglianza dovuto al fatto che gli individui non differenziavano significativamente gli uni dagli altri → valori uguali ;
-In breve nella società preindustriale le persone erano unite da un legame di somiglianza e contiguità ;
-
-Durkheim la chiama solidarietà meccanica (nel mondo contadino)
-
La società industriale 
-elevata specializzazione del lavoro ⟶ modifica la struttura dei rapporti sociali 

-legame interpersonale non viene meno così da permettere alla società di svolgere le sue funzioni 

-lavoro produttivo si separa da quello domestico;

-nasce scuola pubblica;

-nascono i giornali; 

-forma di coesione basata su: differenziazione degli individui e quindi sull' essere complementari gli uni agli altri 
                                       ↓
        Durkheim la chiama solidarietà organica (in città)

-gli uomini non stanno più insieme perché si "somigliano", ma perché trovano gli uni negli altri ciò che a loro manca ⟶ si completano 
-
L'anomia 
-coesione sociale basata su ⟶ divisione del lavoro 
                                                              ↓
 non nel senso che ci sono tante professioni diverse, ma nel senso che in base al lavoro della persona vengono affrontati i problemi dell'esistenza di essa 

                                 ∥
             così il SISTEMA FUNZIONA 

-divisione lavoro ⟶ valore sociale 

-se il sistema si inceppa ⟶ non produce più solidarietà 
                                                                 ∥
                                                 si chiama ANOMIA ⟶ carenza norme sociali 



- è un fattore di DISGREGAZIONE della COLLETTIVITÀ
-
La sociologia del suicidio 
-Durkheim lo ha studiato su base statistica 
-Studiando campi empirico lui trova 3 ragioni per cui avviene il suicidio:






1. suicidio ALTRUISTICO: es. Il comandante che affonda insieme alla nave 
2. suicidio EGOISTICO: riguarda un soggetto scarsamente legato alla collettività, emarginato
3. suicidio ANOMICO: c'è quando i legami si allentano, perdono interesse nella vita collettiva 






- lavorando al suicidio nota che psicologia e psichiatria ⟶ analizabili da un punto di vista sociologico 

-importante ⟶ integrazione del singolo nella società

- consideriamo il suicidio un evento collettivo ⟶ stessa società e in una precisa unità di tempo

-atto di ribellione nei confronti della società
                                   ∥
      il singolo sottrae se stesso al gruppo   


Il carattere divino della società  
-In un'opera lui mette l'accento sulla funzione della  ⟶ religione 
                                                                                               
                                                                         tutte le religioni presentono elementi comuni 


- secondo lui ognuna di queste ruta intorno al SACRO, contrapposto al PROFANO 
                                                                              ↓
                                                     ciò che implica separazione 

- religiosi ⟶ sono tenuti a un esercizio di solidarietà e ad un aiuto reciproco 
                                                                         
                                                          grazie a ciò si crea 
                                                                         
                                         parallelismo tra vita sociale e vita religiosa 


La genesi sociale della conoscenza 
-le società hanno visto nascere in sé la religione ⟶ difficile immaginare che si siano idee e concetti illusori 

- religioni basate su ⟶ VERITÀ FONDAMENTALI → realtà trascendente (soprannaturale), superiore agli umani, incommensurabile
-religioni hanno mancato di riconoscere: vero volto di questa realtà trascendente →SOCIETÀ
                                                                                                                                                 ↓
                                                                                      lui crede che essa supera la coscienza individuale, ma la plasma anche 
- consenso collettivo produce le opinioni e le credenze di una società 












Il carattere esterno e coercitivo della società 
-società → sovrasta i suoi membri ⟶ non può essere spiegata sulla base di scelte/azioni degli individui 

-società → è ESTERNA agli individui e COERCITIVA (limitata/forzata) nei loro confronti come dimostrano 2 considerazioni: 
1. società forma l'individuo fin dalla nascita  
2. istituzioni sociali hanno una durata e una continuità che superano di gran lunga la vita di coloro che ne fanno parte 
-la società è dunque vista come esterna ⟶ indipendente 
-Durkheim considera che la società non è il risultato di una somma degli individui che la compongono, ma è una realtà specifica con caratteristiche e leggi proprie 

I fatti sociali 
-la spiegazione dei fenomeni sociali potrà essere trovata solo in altri fenomeni sociali
                                                                                                                          ↓ 
                                         chiamati fatti sociali sono qualcosa di indipendente e irriducibile alla volontà individuale 
-
pag. 62
COMPITO: rispondere alle domande di pag. 62

1. Quali contributi principali hanno fornito gli autori considerati "classici" ?
1. Gli autori considerati "classici" portarono 4 contributi principali ovvero: per prima cosa portarono questa disciplina dallo stato nascente a SCIENZA AFFERMATA E UNIVERSALMENTE  RICONOSCIUTA, poi hanno elaborato un certo numero di termini e concetti utilizzati tutt'ora, hanno elaborato un'autonoma riflessione metodologica e infine hanno circoscritto un campo di ricerca definito. 

2. Che cosa, secondo Durkheim, differenzia la società industriale da quella preindustriale? 
2. Secondo Durkheim la differenza tra le due società sono i legami, perché in quella preindustriale i legami erano di somiglianza (i valori erano tutti uguali), invece in quella industriale i legami erano di completamento (si stava insieme per completarsi)

3. In che modo la società è esterna agli individui e coercitiva nei loro confronti? 
3
-
-
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Max Weber 
La razionalizzazione 

-Max Weber (1864-1920)
 
-riflette sulla società industriale ⟶ trova nuove caratteristiche 
-studia: nascita del capitalismo ed economia industriale  razionalizzazione 
                                             ↓
processo che ha trasformato l'atteggiamento dell'essere umano di fronte al cosmo 

-uomo "razionalizzato" pensa → nulla è inspiegabile, non ci sono cause occulte dei fenomeni: se qualcosa ci sfugge, dipende dai nostri limiti personali, oppure da  limiti della conoscenza che potranno essere superati 
-razionalizzazione della società ⟶ processo in cui la fede, nell'esistenza di cause comprensibili per tutti i fenomeni naturali, rimpiazza gradualmente la credenza che certi fenomeni abbiano cause inconoscibili, rappresentate di solito sotto forma di giudizio di esseri soprannaturali.
               ↓
   forti cambiamenti nella società ⟶ es. più fiducia negli esseri umani e nella loro organizzazione
              ⬇
   grazie a ciò: importanza ORGANIZZAZIONE     es. divisione del lavoro, pianificazione vita


 
                     
  =  Durkheim la chiama "solidarietà organica"







La secolarizzazione
- è parallela alla razionalizzazione

-cosa è? ⟶ credenze religiose e superstiziose lasciano spazio a comportamenti più laici e razionali 
-società moderna →secolarizzata
-Weber mette in evidenza come la secolarizzazione sia una caratteristica intrinseca e non una sua degenerazione

-nel Medioevo il sapere veniva associato alla teologia, tutto era regolato dalla religione (es. sesso, professione, vestiario, dieta, ecc.)
                                            ↓
affidarsi al sacro era rassicurante e semplice
                                             ↓
     dal Rinascimento tutto ciò è cambiato
non è stato così semplice accettare il fatto che il futuro del singolo è nelle sue stesse mani
-
-RELIGIONE PERDE CENTRALITÀ ⟶ ora: CULTURA PIÙ LAICA 


Le religioni profetiche 

-Quali sono? ⟶  ebraismo, cristianesimo, islamismo e buddismo




•CRISTIANESIMO 


•BUDDISMO 





•ISLAMISMO 




•EBRAISMO 








-razionalizzazione (base della secolarizzazione) ⟶ MAI esistito se religioni profetiche non avessero infangato le religiosità di tipo magico 

- di tipo magico perché per esprimersi usavano mistica, stregoneria e i misteri  pagani e conduce l'individuo a perdersi nella divinità 

-religioni profetiche dette ⟶ della salvezza perché annunciano la presenza di una vita che va oltre quella terrena→ incontro con Dio rimandato all'aldilà 



- le religioni profetiche costruiscono discorsi razionali intorno al divino e al nostro rapporto con esso 

L'etica protestante e lo spirito del capitalismo    pag. 65

-cosa sono? 

1.Protestantesimo: i protestanti a differenza dei cattolici non accettano la guida del Papa. Inoltre non riconoscono il culto dei santi, dei ricordi e delle immagini. Ciò spiega perché le chiese protestanti sono spoglie e senza altari. Essi non credono né al Purgatorio, né alle indulgenze 





2.Calvinismo: secondo Calvino tutto si compie nel mondo per opera della volontà di Dio, sovrano di tutto e tutti. La sua sovranità non si può contrastare





- dottrina della predestinazione → spiega ciò che pensa Calvino sulla volontà di Dio 



Calvino





-chi avrà successo in questo mondo è probabilmente predestinato alla salvezza nell'aldilà ⟶ operare nel mondo 

-l'operare nel mondo ha dato vita all'imprenditore privato moderno ⟶ soggetto impegnato a raggiungere il successo mondano in campo economico-professionale

-gli obbiettivi dell'imprenditore capitalista non sono la ricchezza e il lusso (obbiettivi tipici dell'aristocrazia) ma il SUCCESSO ECONOMICO 
       ⬇
-non gode di quanto produce, ma lo reinveste ⟶ per un successo migliore

-ciò permette a Weber di dimostrare che lo spirito razionale del capitalista è anche profondamente religioso ⟶ oggi: ha perso il legame religioso 

-per Max l'economia è la spiegazione a ciò che avviene nella sovrastruttura della società Weber mostra che può accadere il contrario ⟶ credenze religiose = causa di avvenimenti in campo economico 

L' agire sociale 
-razionalizzazione : importante per l'agire sociale
                                                 ↓
-nelle società premoderne l'agire sociale veniva orientato e diretto da due forze, l'affettività spontanea e la fedeltà a una tradizione. Nella società moderna prende il sopravvento la religione (come consapevolezza progettuale) 

Quattro tipi di agire sociale 
-Weber capisce che l'agire sociale può essere classificato in quattro tipologie ideali, ci sono quindi dei modelli fondamentali di agire :
1. L'azione affettiva;
2. L'azione tradizionale;
3. L'azione razionale ⟶ si divide in due: 1.più idonea ad ottenere il nostro scopo 2.azione più fedele
-Weber chiama azioni razionali rispetto al valore quelle che vengono decise consapevolmente in funzione di una convinzione →si compie un'azione perché ha valore in sé stessa (affondare con la neve)
Invece sono azioni razionali rispetto allo scopo quelle decise consapevolmente in funzione di un certo scopo da raggiungere (mettersi in salvo) 

La società come risultato delle azioni individuali
-Dall'agire individuale prendono forma i fenomeni sociali → capire l'agire sociale= compito principale della sociologia  

-secondo la concezione weberiana i fenomeni sociali non vanno interpretati come prodotti di una sistema autonomo dotato di proprie leggi, ma come il risultato delle azioni degli individui ⟶ che interagiscono tra loro in base al significato che danno alle proprie e altrui azioni 


-percepiamo l'ordine sociale quando incontriamo un'altra persona che vive in maniera totalmente differente da noi ⟶ grazie a questi incontri la società prende forma 
-la vita comuna non sarebbe possibile se ognuno interpretasse diversamente da tutti gli altri le azioni/eventi che ci circondano ⟶per Weber esistono delle rappresentazioni di tipo comune (regole di comportamento, regole morali, ecc. condivise da una parte rilevante degli individui)

La teoria dei tipi ideali 
-I modelli specificati prima sono chiamati "tipi ideali dell'azione sociale"

-l'identificazione dei tipi ideali è uno strumento la cui forza principale sta nella capacità di rendere possibile la comparazione tra fenomeni diversi

tipo ideale tipo migliore

-ideale significa non-reale = un'idea 
-tipo ideale è l'idea di qualcosa ⟶ es. un'idea di azione sociale⟶ può essere un modello di riferimento 
-tipo ideale è una mera astrazione prendendo dalla realtà gli elementi più caratteristici e rilevanti 
-mera astrazione che ci può far comprendere i fenomeni sociali 

Il potere 
-Lo strumento dei tipi ideali può essere applicato a qualsiasi materia di indagine, una delle applicazioni più famose fatte da Weber riguarda il fenomeno del potere 




-il potere è la capacità di  far sì che gli altri agiscano secondo i nostri desideri.
-ci sono vari modi per esercitare un potere.
                          ↓
   sono principalmente violenti ⟶ minaccia e violenza 
-altre volte si basa sul consenso (es. un allenatore, ecc.)
-il potere è esercitato in maniera legittima se l'ubbidienza dietro un ordine è consensuale 








I tipi ideali di legittimazione del potere 
-esistono modi diversificati di  esercitare un potere legittimo→ legittimo è il potere del papa, del dittatore, del presidente → lo sono per motivi diversi 

-il papa è l'autorità suprema per la Chiesa→ si rispetta la sua volontà per dignità attribuita alla tradizione⟶ Weber chiama questo tipo ideale: potere tradizionale 
-Nel mondo di oggi l'esercizio del potere politico non funziona più così→ non è più legato a una tradizione, ma a una carica che può essere occupata da chiunque 

-es. rispettiamo le decisioni del presidente per il semplice fatto che quella persona è divenuta presidente del Consiglio→ le rispettiamo negli ambiti in cui la legge ce lo impone (es. non può imporci che cibo mangiare) ⟶ potere di natura impersonale e spetta alla carica⟶ Weber lo chiama potere legale 
-c'è un terzo tipo di potere→ potere carismatico capacità di farsi seguire dalle altre persone  
-non a caso, spesso i dittatori sono riusciti a conquistare lo Stato grazie alla forza del proprio carisma 

Etica della convinzione ed etica della responsabilità 
-L'atteggiamento di fondo di chi agisce in politica può essere analizzato aiutandosi con lo strumento dei tipi ideali 

-da un lato c'è chi è interessato a difendere o promuovere un valore (questo modo di procedere, resta fedele ai princìpi e alle convinzioni a prescindere dalle situazioni concrete che si presentano→ etica della convinzioni)
-sul versante opposto c'è il soggetto politico che cerca sempre di tener conto delle conseguenze legate all'agire umano e che quindi è disposto a limitare/procrastinare il raggiungimento dei propri obiettivi⟶ anche se ciò dovesse provocare conseguenze negative o finire col non raggiungerli ⟶ questo modo di procedere, che subordina il perseguimento degli ideali alla considerazione della situazione concreta è detto etica della responsabilità 











La avalutatività della scienza 
-Aspetto importante del pensiero di Weber→ il carattere scientifico della sociologia 

-le scienze sociali non riuscivano ad acquisire il medesimo rigore e la medesima affidabilità delle scienze della natura→ sorse la questione del carattere scientifico della sociologia: 
A quali condizioni una ricerca intorno alla società può essere considerata altrettanto scientifica quanto le scienze della natura? 
-il sapere scientifico avanza la pretesta di essere oggettivo e indipendente da chi lo possiede, cioè valido universalmente⟶ al contrario delle scienze sociali che valgono per loro e per chi la pensa come loro 
-le scienze sociali riusciranno a raggiungere un livello adeguato di scientificità, nel momento in cui riusciranno a liberarsi dei giudizi di valore e a formulare esclusivamente giudizi di fatto. L'ideale cui devono tendere è quello della avalutatività

-Ma come fanno a essere avalutative le scienze sociali, se il mondo degli umani ha per noi intrinsecamente un valore di qualche tipo, non ci lascia indifferenti? 
                                   
    per Weber sta nell'eliminare dalle scienze sociali i giudizi di valore→ sebbene non si possa eliminare la relazione che ciascuno di noi ha con i valori

-chi si attiene a un atteggiamento avalutativo descrive semplicemente le cose e non suggerisce come dovrebbero essere = NON le valuta 

Vilfredo Pareto 
Comportamenti razionali e irrazionali 

-le sue teorie hanno permesso di migliorare la comprensione dell'agire sociale e politico  

-famoso economista 
-si occupò dei comportamenti economicamente razionali dei soggetti sociali→ azioni che permettono di ottenere il massimo di benessere possibili col minimo spreco nel contesto di certe condizioni prefissate 
-maggior parte dei fenomeni sociali  costituita da comportamenti emotivi, tradizionali, rituali o rigidamente ideologici⟶ dal punto di vista economico = irrazionali 
-lui individuò nella sociologia la scienza in grado di studiare e spiegare i comportamenti irrazionali
-negli ultimi anni della vita studia sociologia 

L'azione logica 
-bisogna avere una chiara idea di cosa vuol dire agire irrazionalmente 

-lui introduce il concetto di azione logica⟶ c'è quando l'individuo sceglie il mezzo giusto per ottenere il fine desiderato, il mezzo giusto è il mezzo che tra tutti quelli disponibili consente di raggiungere il fine con spreco minore. 
-tutte le azioni umane prevedono la scelta di un certo mezzo per ottenere un fine: 
1. logiche → scelgo il mezzo più adatto; 
2.non-logiche  scelgo il mezzo meno adatto. 


-questa distinzione non basta:
perché l'azione sia realmente logica è necessario che il rapporto oggettivo tra mezzi e fine⟶ QUELLO ESISTENTE NELLA REALTÀ, corrisponda al rapporto soggettivo tra mezzi e fineQUELLO ESISTENTE NELLA MENTE DI CHI AGISCE  





Le azioni non-logiche 
-Spesso l'essere umano è convinto che certi mezzi servano per raggiungere il suo scopo, ma la realtà è inaspettata→ quando ciò accade ci troviamo in presenza di azioni non-logiche 

-queste azioni non sono assurde → per il soggetto possono essere razionali → nella realtà non consentono di raggiungere lo scopo in maniera efficiente 
-diverse forme di azione non-logica→ la più diffuse è quando non ci sono connessioni reali ed efficienti tra mezzi e fine 

Residui e derivazioni 
-I mezzi che abbiamo scelto non sempre ci consentono di ottenere quello che volevamo = la realtà oggettiva dei mezzi e del fine risulta diversa dalla percezione soggettiva → alcune azioni logiche hanno qualcosa di non-logico 

-il comportamento umano in società il più delle volte è irrazionale → è costituito da istinti (es. l'impulso sessuale, autoconservazione, ecc) ⟶ tali forze condizionano l'azione dell'essere umano, chiamate RESIDUI 
                                         ↓
sedimenti irrazionali di una vita animale che continua a limitare la razionalità. La vita quotidianità è dominata dai residui→ quindi non può essere spiegata come se fosse il risultato di scelte e comportamenti puramente razionali 

-razionalità tende a nascondere l' irrazionalità 
-razionalizzazione contraddistingue chi dopo aver agito, cerca di giustificarsi trovando delle possibili ragioni per le proprie scelte→ Pareto la chiama giustificazione posticcia  
-gli esseri umani non ammettono l'irrazionalità

L'élite 
-Pareto elabora una teoria elitista della società 


-coloro che riescono ad agire in maniera logica ottengono un vantaggio sugli altri perché raggiungono i propri scopi più rapidamente e perché possono volgere a proprio favore perfino le azioni non-logiche altrui.
-usare azioni non-logiche per ottenere un consenso/per motivi personali→ per Pareto questo soggetto è "scaltro" e occuperà una posizione di vertice nella gerarchia politica e sociale 
-la capacità di agire logicamente e di utilizzare logicamente anche le aioni non-logiche è ciò che per Pareto contraddistingue l'élite = la classe dirigente della società 

I pochi prevalgono sui molti pag. 75
-Quando Pareto parla di élite intende due cose diverse 
-in un accezione più pia pensa all'insieme di persone a cui è riuscita la "scalata" nel mondo professionale 
-Secondo e più importante punto di vista, l'élite coincide con l'esiguo numero di individui che esercitano funzioni di governo in una nazione 
-Pareto non attribuisce all'élite una connotazione morale
-non dice che chi ne fa parte possiede particolari virtù
-ricchezze ⟶ distribuite disegualmente perché i pochi prevalgono sui molti
-questo perché hanno a disposizione due strumenti essenziali: forza e astuzia
-élite costringe o convince la massa ad obbedire 

Élite e la lotta di classe 
- la teoria dell'élite spiega le dinamiche alla lotta di classe (meglio del movente economico che spiegava Marx)
-conflitto tra borghesi e proletariato sarebbe un esempio del conflitto tra élite e massa →comprensibile perché la prima è a base dello stato 
-lotta degli operai non porterà ad una società senza classica ma al dominio di una nuova élite → questi pochi diranno di parlare per il proletariato, ma in realtà assisteremo all'affermazione dell'ennesima minoranza privilegiata 


Instabilità delle élite 
-i fatti testimoniano che le élite raggiungono il potere, lo mantengono per un periodo variabile e poi decado→ sono instabili 
-questi perché i pochi sono principalmente militari e rischiano di perdere la vita in campo e anche perché hanno potere sulla forza ma non sono capaci di controllarla 
-l'aristocrazia rischi di essere nuovamente presa da un altra élite 
-le cose sono due : o si eliminano i nuovi capi rivoluzionari o li si assorbe nella vecchia élite evitando altre rivoluzioni
-in terzo luogo sovente non c'è congruenza tra persone al governo e caratteristiche richieste dalla posizione che occupano 

Georg Simmel
La sociologia formale 

-Georg Simmel (1858-1918) uno dei padri fondatori della sociologia il suo contributo fu a lungo trascurato →negli ultimi decenni venne preso sul serio e la sua teoria è stata giudicata acuta e profonda nell'interpretare le trasformazioni della vita sociale → per quanto riguarda lo sviluppo delle città e delle metropoli europee 

- contrapposizione tra "forma" e "contenuto"

-altre scienze sociali si caratterizzano per il possesso di determinati contenuti 



-la sociologia studia cosa succede quando le persone si uniscono, per capire se ognuno nel gruppo guardano cosa fanno gli altri 
-la sociologia ha a che fare con ciò che Simmel chiama gli "eventi di associazione"
-sono i modi tipici attraverso cui le persone si relazionano, vale a dire le forme dello stare insieme → è ciò che studia la sociologia 
-le forme sociali fondamentali sono:
1. diade: insieme di 2 soggetti, se viene meno la diade si rompe. Essa  non è autonoma rispetto alle parti che la compongono 
2. triade: uno del gruppo serve a mettere pace tra gli altri due, oppure uno può venire escluso dagli altri due. 









-più il gruppo cresce più c'è autonomia tra i dipendenti 

La cultura metropolitana 
-Simmel: primo grande studioso dei fenomeni sociali caratteristici degli enormi agglomerati metropolitani dopo l'industrializzazione 
-sviluppa la sociologia formale osservando cosa succede a Berlino 


-la città è un luogo in cui la razionalizzazione della società moderna e la divisione del lavoro raggiungono forme estreme ⟶ l'attività di ciascuno si specializza, ma nel contempo si circoscrive a poche azioni ben conosciute e sempre uguali ;
-è anche il luogo delle grandi folle, il palcoscenico di collettività gigantesche e indefinite che sono entrate nella storia con la società industriale; 









- crea una situazione nuova e moderna = possibilità di vivere nell'indifferenza verso i propri simili;
-metropoli = luogo in cui la condizione di vita impongono un atteggiamento di distacco/riservatezza → costretti a sviluppare una forma di indifferenza sistematica per ciò che ci accade intorno;
-entriamo in relazione con i simili perché a noi è utile 
-maggiore sviluppo delle individualità dei singoli = se i gruppi tra le persone sono meno rigidi
-la socievolezza è un'attitudine a stringere rapporti interpersonali 


-si cerca l'altro per i nostri fini 

La moda 
-la metropoli è dunque la sede fisica dei fenomeni sociali nuovi = fenomeno della moda 

-la moda è una spinta all'imitazione → conduce l'individuo sulla via che tutti percorrono 



-la moda è anche un modo per qui le persone possono distinguersi dalla massa 


-la moda appaga il bisogno di diversità, il cambiamento 
-MODA → una forma di vita che ricomprende, in una prospettiva unitaria, l'uguaglianza e la differenziazione
-COLLEGARE e SEPARARE sono le sue due funzioni sempre presenti 
-la moda è uno strumento a disposizione delle classi più elevate per distinguersi da quelle meno elevate 

Il denaro 
-più un oggetto è disponibile meno esso costerà, se l'oggetto è unico costerà di più 

-relazione tra esseri umani= dominata dagli scambi 
-la relazione da valore all'oggetto e l'oggetto acquista valore solo nella relazione, nella situazione concreta → es. paghi molto l'acqua nel deserto pur di bere
-Nell'economia monetaria il denaro tende a divenire il medium universale che lega tra loro tutte le cose e le persone 

pag.83
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